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Lettera aperta; notai esentati segretari obbligati; prefetti premiati sanità e segretari contratto scaduto da 13 anni

Vangi dott Giampiero

Segretario Generale

Cell. 3396532666

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Lettera Aperta

al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte

ed

al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella

E’ con grande disappunto e facendomi interprete del forte disagio che la notizia sta suscitando tra i numerosi operatori del settore della Sanità (personale medico e personale paramedico), che si apprende che nella bozza del Decreto legge che il Consiglio dei Ministri approverà nella serata di Domenica 15 marzo 2020, sono previste significative misure di premialità economica a favore “delle Forze di polizia, delle Forze armate, del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, della carriera prefettizia e del personale dei ruoli dell’Amministrazione civile dell’interno”.

E’ semplicemente sconcertante che in un momento in cui in prima linea nella lotta al COVID-19, e non di rado con fortissimo rischio della propria incolumità e della stessa vita (sono di queste ore le tragiche notizie della scomparsa di un operatore del 118 di Bergamo, prematuramente scomparso ad appena 47 anni, dopo che nei giorni scorsi era venuto a mancare, mentre era impegnato sul campo, il presidente dei medici di Varese, il dott.  Roberto Stella) sono gli operatori sanitari, si assumono misure di favore per categorie che, invece, meno sono esposte sul fronte del rischio.

L’opinione pubblica, che in queste ore ha organizzato flash mob per testimoniare vicinanza, apprezzamento e solidarietà al personale sanitario, così encomiabilmente impegnato, non comprenderà queste misure premiali a favore dei “soliti noti”.

Per altro verso, anche altre categorie, come il personale dei servizi essenziali, i dirigenti dei Comuni, gli agenti di polizia locale ed i segretari comunali silenziosamente ma non meno alacremente rispetto alle Forze di polizia, delle Forze armate, del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, della carriera prefettizia e del personale dei ruoli dell’Amministrazione civile dell’interno, sono impegnate a fronteggiare le conseguenze della drammatica epidemia che sta colpendo larga parte del Paese, senza per questo ottenere alcun compenso o remunerazione, anzi obbligandoli (i Segretari Comunali, in fortissima carenza di organico come ben sanno i rappresentanti del Governo)a presenziare fisicamente con i sindaci ed i Presidenti nelle sedi istituzionali le riunioni degli Organi collegiali , mentre i componenti di queste possono partecipare da casa.

In un momento in cui si chiedono a tutti gli Italiani coesione, senso del dovere e sacrifici appare profondamente ingiusto creare distinzioni ingiustificate e posizioni di favore a vantaggio di singole categorie professionali, per quanto autorevoli e degne di ogni rispetto.

Sarebbe opportuno che il Governo ritirasse quella norme e destinasse le risorse per fronteggiare le innumerevoli carenze che si stanno evidenziando particolarmente riguardo il personale, le strutture edi dispositivi di prevenzione che mancano drammaticamente nelle zone più colpite dal COVID-19.

Giampiero dott. Vangi